Palazzo Silvani

Wednesday, June 25, 2008

UDIENZA DIBATTIMENTALE DEL 25 GIUGNO 2008

L'udienza si è aperta con il consueto appello dei presenti poi ha iniziato un difensore di quattro colleghi.
Dopo di lui è toccato al difensore del nostro diretto responsabile.
E' stato anche lui bravo e tecnico sottolineando l'assenza del dolo e spieganto tanti passaggi interessanti... Poi il difensore di un altro responsabile. Dal rinvio a giudizio ad oggi abbiamo guadagnato qualcosa da poveracci a pubblici ufficiali,mentre pare che il collettore responsabilità non ne avesse!
Sono stati toccati anche aspetti pirandelliani.....
Il non poteva non sapere di come stavano le cose è descritto ampiamente dall'Avvocato dello Stato e dalla Corte dei Conti!

....Infine l'avvocato del terzo responsabile ha anche preso le nostre difese sottolineando la nostra onesta' e operosità.
Inaspettatamente il PM ha chiesto la possibilità di visionare gli atti depositati dagli avvocati pertanto il giudice ha disposto il proseguo della discussione per il 18 settembre 2008.
Una amara legittima considerazione:mà finira' un giorno sta storia???' che sarebbe finita molto ma molto prima commenta un'avvocato.....se si fosse voluto!

Monday, June 23, 2008

UDIENZA DIBATTIMENTALE 23 GIUGNO 2008

Stamattina l'udienza è iniziata circa alle 9,30 con l'appello dei presenti...
Hanno preso la parola i difensori degli imputati.
La prima Un'Avvocatessa che difende una posizione ha descritto il modo di lavorare e rimarcato che non vi era nessun tornaconto personale.Si è soffermata sul lato umano della vicenda non sò se verrà recepita comunque andava detto la sofferenza per una storia lunghissima estenuante non certo da noi voluta.Alcune considerazioni tecniche e chiesto l'assoluzione.
Poi è toccato al "mio" nel frattempo è arrivata mia figlia che voleva essere presente.Il mio Avvocato è stato davvero grande,puntiglioso tecnico e chiaro.Ha sollevato il dubbio sulla determinazione dell'atto pubblico e atto pubblico sidefacente.Ha ripreso in considerazione la sentenza del Giudice che ci ha assolti la prescrizione e chiesto l'assoluzione.....
A Seguire,altri difensori tra cui uno di questi si è piu' soffermato sul sistema informatico da dove parte l'impianto accusatorio rimarcando che non era a nostra conoscenza ne doveva esserlo...
In sintesi devo dire che gli Avvocati bravi sono fino a questo momento piu' del previsto.
Siamo stati descritti come bravi lavoratori,onesti che facevamo il nostro dovere.................
E' proprio vero,la giacca e cravatta nasconde di tutto ieri come oggi!
Il 25 giugno termineranno i difensori degli imputati ivi compresi i responsabili cioè i pochissimi rimasti nella rete poi la sentenza.Intanto a proposito di sindacato.....
continuo a prendere delle ferie per essere presente a un procedimento penale.........

Sunday, June 22, 2008

Saturday, June 21, 2008

Ecco una sintesi dei fatti che mi hanno portato a subire questo eterno processo:

Eravamo 28 esattori, in realtà ne occorrevano tanti di piu' vista la mole di lavoro.

Io ero cresciuto in quell'ambiente da ragazzo possiamo dire, entrai in banca a 23 anni, ora ne ho 55. Per 12 anni svolsi la mansione di messo notificatore, quella è stata la mia prima esperienza lavorativa. Era un mondo molto diverso da quello di oggi. Il mio compito era la notifica delle cartelle delle tasse e successivi avvisi di mora. Quando non trovavo il destinatario per irreperibilità e trasferimento restituivo l'atto per ulteriori ricerche.
Alla fine corredato di tutto quelle certificazioni di legge e affisione all'albo comunale lo trascrivevo nel registro cronologico.

Nel 1988 divenni ufficiale esattoriale.
La gratifica economica il continuo coinvolgimento nella attività mi fecero credere di essere un bravo esattore. Ero entusiasta del mio lavoro e, contento, mi preoccupavo solo di portare a termine il mio incarico .
Tuttavia le pratiche da smaltire erano sempre piu': noi esattori segnalammo la cosa ai nostri superiori, occorrevano rinforzi.
Questi rinforzi non arrivarono e i nostri superiori ebbero la geniale idea di affidare agli esattori anche l'incarico di mettere a cronologico gli atti irreperibili dei messi straodinari (i messi notificatori assunti temporaneamente per le notifiche massicce come la tassa rifiuti).
Questi lavoratori non potevano essere titolari di un registro se l'assunzione era inferiore a sei mesi come è sempre stato. Quindi i funzionari usavano noi esattori per registrare sul proprio crono gli irreperibili non di nostra pertinenza.

Sono convinto ancora che non ci fosse niente di sbagliato, e che si potesse fare in quanto io non ero obbligato (e non ho mai sostenuto di averlo fatto!) a verificare personalmente, recandomi sul posto, la veridicità dell'atto che era già completato dal messo notificatore. Il mio compito si limitava solo a completare la registrazione sul registro cronologico, per attivare successivamente le ulteriori procedure. Quindi il messo notificatore si recava sul posto, gli esattori registravano l'atto sul registro in quanto il messo straordinario non ne aveva il possesso: questa è stata la decisione dei miei superiori. Gli atti di reperibilità che mettevo a cronologico erano comunque sempre completi di tutti quei controlli che prevedeva la legge: mancata notifica del messo, certificazione dell'ufficiale d'anagrafe, affissione di otto giorni all'albo comunale con la firma del segretario comunale (o chi per esso).

In sostanza la maggioranza di questi atti, che oggetto di discussione durante il processo, riguardano la maggior parte persone decedute, irreperibili assoluti e trasferiti. Anche in questi casi, comunque, la procedura non terminava: gli atti registrati non necessariamente si esaurivano in questo modo (ovvero con la registrazione) bensì - in moltissimi casi (emigrazioni ecc) venivano ristampati degli altri atti ai nuovi indirizzi. Questo ha dato origine (avendone registrati molti, di questi atti in un giorno) al falso ideologico. In taluni casi invece poteva capitare che scrivessi dopo qualeche giorno un verbale di nullatenza invece del giorno stesso. Ritengo di aver compiuto in buona fede meri errori materiali: conoscevo i miei contribuenti perfettamente.

L'idea che l'accusa si fece da subito fu che esattori non uscivamo mai da quel palazzo ed eravamo dei falsari. Nessuno da subito volle capire che avevamo solo l'interesse personale a riscuotere: le colpe della disorganizzazione della struttura esattoriale ricaddero solo su noi esattori, meri esecutori di un progetto superiore.

Sono 14 anni che aspetto che venga fatta chierezza su una situazione che in tante altre città si è risolta in brevissimo tempo.

Gli avvisi di garanzia che ho ricevuto in questi anni dimostrano solamente l'accanimento gratuito delle istituzioni nei confronti di un lavoratore comunque onesto.