Palazzo Silvani

Monday, February 25, 2008

''Sono entrato in esattoria a 22 anni, ed ho sempre obbedito agli ordini superiori.Ho seguito gli ordini di servizio sia verbali che scritti: e' impensabile che la direzione generale non sapesse diqueste eventuali irregolarita'. Ero piu' un dipendente che un pubblico ufficiale e non ho mai fatto nulla di miainziativa, avevo tutto l'interesse per riscuotere''. Nell'interrogatoruio davanti al giudice Monocratico Piero Luigi DiBari ha chiamato in causa i vertici della banca F.Z., uno degli esattori dell'allora Cassa di Risparmio di Bologna,attualmente imputato per falso insieme ad una trentina di colleghi per aver redatto nei primi anni '90 verbali diirreperibilita' di pignoramento, ritenuti dall'accusa falsamente negativi. F.Z., difeso dall'avv.Carlo Ugolini, ha sempre chiamato in causa la dirigenza della banca e oggi e' statointerrogato per oltre due ore. ''Siamo stati sommersi da pratiche a cui non riuscivamo a fare fronte - ha spiegato - Nessuno mi ha mai fattoproblemi sulla tenuta dei registri cronologici. L'ispezione fatta nel '94 dal ministero delle finanze si conclusedicendo che l'esattoria di Bologna era una delle migliori come riscossioni di tutta Italia. Io non mi sono maiaccorto, e nessuno me lo ha mai detto, di fare qualcosa di male. Sono ancora convinto di questo. Al limite si e' trattato solo di iregolarita' formali''. La storia del procedimento sugli esattori potrebbe essere la pubblicita' della macchinosita' della giustiziaitaliana: l'hanno condotta in tempi e modi diversi sette Pm, e quando il troncone principale s'era chiuso conun'assoluzione, la Corte di Cassazione ha rimesso gli atti al Tribunale per un nuovo processo. Il processo e'partito ma ci sono gia' stati diversi intoppi.

Friday, February 22, 2008

UDIENZA DEL 22 FEBBRAIO 2008 MY DAY

E' incredibile sono felice per essere riuscito dopo tredici anni a parlare con un Giudice della Repubblica.
Finita l'audizione del mio diretto responsabile e di un mio collega è stato il mio turno.Una breve pausa e al pomeriggio è toccato come da programma a me.
Sono riuscito a raccontare alcune verità ancora sconosciute e che finalmente hanno visto la luce.Errori ne ho fatti anch'io nessuno lo nega e mai ho voluto negare,tuttavia ho ribadito al Signor Giudice che ho sempre obbedito agli ordini superiori,che ero un dipendente che se ne dica e pensavo di essere circondato da persone sane.Ho fatto dei nomi pubblicamente i responsabili il re dei re.
Quello che la stessa Polizia Giudiziaria a suo tempo tento' di fare.Ho raccontato l'idea che mi sono fatto in questi anni, il mobbing che non era necessario perpetrare .
Una banca come la mia poteva comportarsi bene verso i propri dipendenti cioè tutti non fermarsi ad alcuni.I sindacati che si sono limitati a dire che il caso fù gestito malissimo invece di essere sostenuto con dei fatti e non permettere violazioni.I giornali non riportano nulla malgrado ci sia un'agenzia, che riporta sempre le solite cose,si deve leggere il verbale d'udienza.
Se ho ricevuto i complimenti da tutti e dalla stessa Guardia di Finanza ci sarà un motivo. Ne riparliamo il 3 marzo.

Monday, February 11, 2008


IL GALLO DEL SALONE
Il salone era piuttosto capiente ma durante le scadenze si riempiva di molti contribuenti .Oltre ai cassieri d'emergenza,c'erano quelli fissi e in particolare uno alto,con una notevole voce.Conosceva molte persone e scambiava volentieri quando poteva,quattro chiacchere o una battuta.Pareva allungasse il collo,oltre il vetro e puntava spesso il dito.Ricordo la sua voce importante che in piu' di una occasione richiamava l'attenzione quando qualcuno si sentiva poco bene e faceva accorrere i commessi con una sedia ecc.Beh per me è un bel ricordo.

Saturday, February 09, 2008

FATTI MISFATTI E GRANDE FRATELLO "mini episodi"

Nel 1992/93 ebbi un diverbio con un collega mi trovai sulla sua traettoria era incavolato anche per gli affari suoi e credo senza volontarietà mi fece cadere come una foglia.Come per altri casini successi si sarebbe risolto tutto tra quelle mura ma visto che in questo caso i due protagonisti erano dipendenti comuni venne informata la Direzione.Quando la si voleva informare si conosceva bene l'indirizzo.
Quindi ricevetti un richiamo scritto che avrei dovuto fare opposizione ma.......non conoscevo bene da chi ero guidato allora quindi rinunciai.
*
In un altro luogo istallarono il grande fratello perchè spariva del materiale anche importante.Lo scoprirono ma il pretino che ebbe l'idea rimase male perchè archiviarono il caso.
*
Quando moriva un dipendente in servizio al rito funebre spesso andava il Direttore Generale ho visto almeno una volta anche il Presidente.Anche per un congiunto del dipendente.Io stesso piu' di una volta sono andato a presenziare per conto dell'Esattoria.
Ora?Anzi da molti anni a questa parte?Ma chi sei?Un numero è ben piu' rispettato.Bei valori sono stati tramandati. E non è certo colpa dell'Europa o della globalizzazione.Bravi davvero!
*
Le azioni?Dipende,se sono scelte sbagliate del singolo molto spesso,"poveretto" ma se non è così beh allora il discorso cambia.......di molto!!!

Monday, February 04, 2008

UDIENZA DEL 4 FEBBRAIO 2008
Pensavo fosse il mio turno,invece ancora cosi' non è stato.
L'udienza è iniziata verso le 9,30 e con due pause è terminata alle 18,30.
L'inizio si è svolto su una discussione per un'eccezione di un difensone dove tutti gli altri si sono associati.Trattasi di un art. del codice penale del giusto processo del 2001 che prevede in caso di interrogatorio reso da un imputato che racconta fatti in cui sono coinvolte altre persone le quali automaticamente diventono testimoni.
Il Giudice al riguardo non si è espresso,probabilmente lo farà in sede di udienza prossima.
Poi è stato ascoltato un collega che ha prestato servizio poco meno di due mesi. Infine è toccato al nostro diretto responsabile che ha concentrato soprattutto le sue attenzioni su di sè.
Era già tardi tutti stanchi e l'udienza riprenderà il 22 pv con il termine di questa audizione,quella di un'altro collega assente per malattia e infine mia a chiudere il "cerchio" s&o